Venti anni fa l’Albania, la Terra delle aquile, viveva il crollo del suo regime comunista. Quasi cinquant’anni di politiche isolazioniste, portate avanti da Enver Hoxha allora Capo di Stato, non avevano però fermato le aspirazioni di libertà del popolo albanese che infatti, ad un anno dalla morte del dittatore, iniziò il suo lungo esodo verso l’Europa e l’Italia. Era il 1991 e da quell’anno è passato oltre un ventennio. Gli albanesi sono diventati man mano una comunità grande e forte nel nostro Paese come in altri tanto da diventare, per numero di presenze, la terza tra le nazionalità straniere presenti in Italia. In questa puntata cercheremo di ricostruire la storia migratoria di questo popolo tirando le fila di un viaggio intrapreso ormai da tempo. Roland Sejko, regista del documentario “Anija, la nave” è il primo dei nostri interlocutori. Racconta ai nostri microfoni come girando il suo film e raccogliendo le testimonianze di chi quella stagione e quel viaggio l’ha vissuto in prima persona ha avuto modo di rendersi conto che gli esodi biblici, di cui i media ci raccontano, sono in realtà esodi individuali. La prospettiva da adottare, guardando ai fenomeni migratori, dovrebbe quindi mettere al centro l’individuo, il singolo migrante e non il gruppo, il barcone carico di “clandestini”. Un tentativo di ricostruire la storia migratoria del popolo albanese, o meglio di parte di questa storia, non può non tener conto poi dell’attuale situazione socio politica del Paese balcanico. Marjola Rukaj dell’Osservatorio Balcani e Caucaso ci ha raccontato perciò il fenomeno del rientro dei migranti in Albania e della crisi delle rimesse dall’estero. Questi fenomeni, direttamente riconducibili alla crisi economica che l’Europa sta attraversando, determinano nuove sfide per l’Albania costretta a integrare nella propria società vecchi e nuovi cittadini: chi la Terra delle aquile non la vede da anni e chi non l’ha mai vista perché nato all’estero. Nell’ultima parte di trasmissione abbiamo infine cercato di costruire un dibattito tra due esperti della comunità albanese: l’economista Anila Husha e il sociologo Rando Devole. Con loro parleremo della percezione dell’albanese nella mentalità e nei media italiani, del problema del lavoro e del conflitto interiore tra bisogno di integrazione e senso di appartenenza che affligge le nuove quanto le vecchie generazioni di migranti. In conclusione vogliamo capire quali sfide attendono nell’immediato futuro gli albanesi d’Italia combattuti tra la scelta di rimanere in un Paese in profonda crisi economica e il desiderio di tornare in Albania dove, se lo scenario attuale non è certo roseo, anche le prospettive future rimangono ancora molto incerte.
Ospiti della puntata:
- Roland Sejko, Regista
- Marjola Rukaj, Giornalista investigativa e collaboratrice di Osservatorio Balcani e Caucaso
- Anila Husha, Economista e vice presidente dell’associazione italo-albanese “Occhio Blu – Anna Cenerini Bova”
- Rando Devole, Sociologo e sindacalista della FAI CISL
In redazione: Khaldoun, Marco Stefanelli, Seguici su 
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